Il bando SIMEST rappresenta una straordinaria opportunità per le imprese italiane desiderose di espandere la propria presenza sui mercati internazionali.
In un contesto economico sempre più globalizzato, la capacità di competere su scala mondiale è diventata cruciale per la crescita e la sostenibilità delle aziende.
SIMEST, società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, offre un sostegno concreto a questa ambizione attraverso finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.
Il bando è stato progettato proprio per incentivare l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese (PMI), che spesso incontrano maggiori difficoltà nell’accedere ai mercati esteri.
Nell’articolo odierno parleremo proprio del bando Simest, dei requisiti e di come fare domanda.
Partiamo!
Indice degli argomenti
1. Simest E-commerce 2023: cosa prevede il bando per il commercio online?
2. Simest E-commerce 2023: quali sono le spese ammesse?
3. Beneficiari di Simest E-commerce: quali sono i requisiti?
4. Il finanziamento agevolato e il contributo a fondo perduto di Simest E-commerce
5. Quando e come presentare domanda per i bandi Simest?
1. Simest E-commerce 2023: cosa prevede il bando per il commercio online?
Il 27 luglio scorso sono state aperte tutte le nuove misure SIMEST, tra cui Simest e-commerce, che vuole supportare le aziende che mirano ad espandere il proprio business online a livello internazionale. Questa misura fornisce, in breve, il supporto finanziario per investire:
-nella creazione di una piattaforma e-commerce propria oppure nel miglioramento di un e-commerce proprio già esistente;
-nell’accesso a un marketplace (piattaforma e-commerce di terzi) con la creazione di un proprio spazio/store.
Questo supporto finanziario è erogato in forma di finanziamento a tasso agevolato in regime “de minimis” fino a un massimo di 500.000€, con la possibilità di ottenere anche un contributo a fondo perduto fino al 10% dell’importo richiesto e comunque fino a un massimo di 50.000€.
Tra i nuovi strumenti previsti nel pacchetto SIMEST, spicca l’iniziativa per l’e-commerce, ideata per sostenere le imprese che mirano a crescere nel mercato online internazionale. Questo programma fornisce sostegno finanziario per:
- sviluppare una piattaforma e-commerce propria o migliorare una già esistente;
- accedere a marketplace di terze parti, creando uno spazio/store personalizzato.
Il supporto è offerto tramite finanziamenti a tasso agevolato in regime “de minimis” fino a 500.000€, con la possibilità di ottenere anche un contributo a fondo perduto fino al 10% dell’importo richiesto, con un massimo di 50.000€.
2. Simest E-commerce 2023: quali sono le spese ammesse?
La misura vuole promuovere il commercio online internazionale di prodotti e servizi italiani o con marchio registrato italiano. Per questo, le spese ammissibili includono la creazione e lo sviluppo di piattaforme e-commerce o l’utilizzo di marketplace, oltre a attività promozionali e di marketing per raggiungere i clienti esteri.
Di seguito riportiamo alcune delle spese ammissibili sono:
- hardware e software;
- configurazione di app per smartphone;
- hosting;
- sicurezza informatica;
- spese per l’avviamento e l’uso di un marketplace come ad esempio Amazon;
- il posizionamento delle pagine prodotto sui marketplace;
- certificazioni internazionali per i prodotti;
- web marketing, SEO, comunicazione, creazione di contenuti;
- registrazione del marchio.
Inoltre, i contributi a fondo perduto di SIMEST possono essere utilizzati per l’assunzione di un Temporary Manager, esperto in internazionalizzazione, innovazione aziendale e green economy. Sono previsti anche incentivi per consulenze specialistiche e studi di fattibilità.
Va detto che questa volta nel bando sono ricompresi anche i marketplace che, solitamente vengono snobbati dalle agevolazioni in quanto si tratta di investire su canali non proprietari. Tuttavia visto l’impatto che gli stessi hanno nel panorama odierno del mercato è una scelta corretta quella di includerli e poter investire sugli stessi.
In conseguenza di ciò è possibile ricomprendere nelle voci di spesa quelle per il finanziamento di un Amazon Account Manager, o di una agenzia specializzata nella gestione degli account Amazon, in modo da poter avere maggiori risorse per poter supportare la propria scalata nel marketplace.
Sappiamo infatti quanto sia necessario lavorare su più fronti all’interno dell’account tra cui, sui testi, sulle immagini, sulle pubblicità ed altro e quindi risulta fondamentale poter ammortizzare questo investimento.
Tra le agevolazioni che è possibile richiedere c’è anche quella destinata alla tutela di diritti di proprietà intellettuale per la quale è consigliabile avvalersi della consulenza di uno studio legale specializzato nella registrazione di marchi e brevetti.
Da questo punto di vista risulta fondamentale operare una verifica di fattibilità precedente al deposito della domanda di registrazione così da inquadrare lo status quo, ed evitare che ci possano essere delle anteriorità che possano opporsi alla registrazione o peggio che ci possano essere delle richieste risarcimento del danno successive e di distruzione della merce che possono mettere in ginocchio qualsiasi attività, sia nascente che già avviata.
Queste sono solo alcune delle spese ammesse.
Inoltre è importante anche la ripartizione del budget richiesto ed infatti le risorse impiegate per la creazione, lo sviluppo di un e-commerce o per implementare o ottimizzare la presenza un marketplace, devono rappresentare almeno il 50% del finanziamento agevolato richiesto.
Le spese devono essere sostenute, fatturate e pagate dopo la ricezione del CUP (Codice Unico di Progetto) e devono riguardare attività svolte nel periodo di realizzazione. Inoltre, devono essere legate alla distribuzione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano.
3. Beneficiari di Simest E-commerce: quali sono i requisiti?
Questa agevolazione è dedicata alle PMI costituite come società di capitali, con sede legale e operativa in Italia, che abbiano dimostrato una stabilità economica attraverso il deposito di almeno due bilanci relativi a due esercizi completi presso il Registro delle Imprese.
Per accedere ai finanziamenti agevolati offerti dal bando, le imprese devono rispettare rigorosi criteri di ammissibilità.
Tra i requisiti fondamentali, le aziende devono:
- essere regolarmente iscritte al Registro delle Imprese, garantendo così una trasparenza formale della loro attività;
- non trovarsi in stato di fallimento o in altre situazioni di crisi economica che potrebbero compromettere la loro operatività;
- rispettare tutte le normative vigenti in materia di lavoro e sicurezza, assicurando un ambiente di lavoro conforme agli standard legali;
- non essere classificate come imprese in difficoltà, secondo la definizione comunitaria, il che implica che devono avere una situazione finanziaria sana e stabile.
Inoltre non possono partecipare le aziende controllate o che esercitano controllo in Paesi o territori non cooperativi a fini fiscali, per evitare il rischio di evasione o elusione fiscale.
Sono poi escluse le imprese i cui titolari o amministratori hanno subito condanne per illeciti nella gestione di appalti pubblici o sono soggetti a sanzioni interdittive.
Infine le domande per ottenere i contributi a fondo perduto possono essere presentate sia individualmente che attraverso reti di imprese. Questo consente anche alle piccole realtà di collaborare e beneficiare di un supporto finanziario che altrimenti sarebbe difficile ottenere.
4. Il finanziamento agevolato e il contributo a fondo perduto di Simest E-commerce
Il finanziamento agevolato, erogato in regime “de minimis“, può arrivare fino a un massimo di 500.000€, con la possibilità di ottenere anche un contributo a fondo perduto pari al 10% dell’importo richiesto, fino a un massimo di 50.000€.
Più nel dettaglio, le imprese possono richiedere un importo agevolato fino a 500.000€ o fino al 20% dei ricavi dell’ultimo bilancio approvato, scegliendo il valore inferiore tra i due.
Ad esempio, se un’azienda ha ricavi pari a 1 milione di euro, potrà richiedere fino a 200.000€, e non i 500.000€ previsti come limite massimo.
Il tasso di interesse per questo finanziamento è agevolato e viene determinato in base a una percentuale del “Tasso di Riferimento” selezionata dall’impresa al momento della presentazione della domanda.
Le opzioni disponibili sono tre: 10%, 50% o 80% del Tasso di Riferimento.
Il tasso scelto resterà fisso per tutta la durata del finanziamento, che è di 4 anni, inclusi 2 anni di preammortamento.
Ecco un esempio concreto per chiarire i dettagli del finanziamento:
Supponiamo che un’impresa abbia registrato ricavi per 1 milione di euro nell’ultimo bilancio.
- Calcolo dell’importo massimo agevolato:
- L’impresa può richiedere fino al 20% dei ricavi o massimo €500.000, scegliendo il valore più basso tra i due.
- Nel nostro caso, il 20% dei ricavi è €200.000, che è inferiore a €500.000.
- Quindi, l’importo massimo agevolato che l’impresa può richiedere è di €200.000.
- Scelta del tasso di interesse agevolato:
- L’impresa può scegliere tra tre opzioni per il tasso di interesse agevolato: 10%, 50%, o 80% del Tasso di Riferimento.
- Durata del finanziamento:
- Il finanziamento ha una durata totale di 4 anni.
- Un periodo di preammortamento di 2 anni, durante i quali l’impresa non effettua pagamenti sul capitale del prestito, ma solo sugli interessi.
- Quindi, la fase di ammortamento effettivo inizia dopo 2 anni e dura per 2 anni.
In sintesi, l’impresa ha ottenuto un finanziamento di €200.000 con un tasso di interesse agevolato del 10%, e dovrà iniziare a rimborsare il capitale dopo 2 anni, con un totale di 4 anni per estinguere il prestito.
La misura prevede anche una possibilità di cofinanziamento, ossia un contributo a fondo perduto aggiuntivo fino al 10% dell’importo del finanziamento agevolato, e fino a un massimo di €100.000.
Per richiedere questo ulteriore contributo devono essere rispettati alcuni criteri come ad esempio essere PMI o Micro Imprese con sede operativa nelle regioni del Sud Italia, oppure essere imprese giovanili o femminili.
5. Quando e come presentare domanda per i bandi Simest?
Le domande vanno compilate tramite la piattaforma online portalefinanziamenti.simest.it e possono essere presentate sin all’esaurimento delle risorse disponibili.
Nel concreto la domanda va presentata dal lunedì al venerdì, dalle 09:00 alle 18:00, nel portale dedicato all’interno dell’area SIMEST.
Come molte altre misure richiede il caricamento di documenti specifici, che devono essere corretti per evitare che la domanda venga respinta.
L’iter di presentazione della domanda, sebbene sia online, richiede infatti molte accortezze e l’errore è sempre dietro l’angolo.
Il nostro consiglio è quello di farsi seguire da un consulente specializzato in modo da non rischiare di perdere il contributo per un errore procedurale.
Sono Alberto Caschili, consulente Legale per il mondo digitale