Tutto (ma proprio tutto) sui codici EAN per Amazon Seller

simbolo di Amazon davanti ad un codice EAN

Introduzione

I codici EAN rappresentano uno degli strumenti più importanti per la gestione, la tracciabilità e la vendita di prodotti in tutto il mondo.

Questi si differenziano nettamente dai codici, UPC, FNSKU, ASIN, GTIN e dai codici a barre ma siamo sicuri di conoscere esattamente le funzioni di ciascuno di essi?

In questo articolo, esploreremo tutto ciò che c’è da sapere sui codici EAN e sugli altri codici menzionati, dal loro scopo e funzionamento ai vantaggi che offrono ai venditori e ai consumatori per finire con dei consigli su come utilizzarli correttamente.

Indice degli argomenti

1.      Che cosa è il codice EAN?

2.     A cosa serve il Codice EAN?

3.     Come ottenere codici EAN

4.     Altri codici rilevanti: UPC, SKU, FNSKU, ASIN, GTIN

5.     Si può vendere senza Codici EAN?

6.     Criticità legate ai codici EAN (e soluzioni)

7.     Conclusioni

1. Che cosa è il codice EAN?

Il Codice EAN, (European Article Numbering) è un sistema di identificazione standardizzato per prodotti commerciati in Europa e in altre parti del mondo.

Si tratta di codici adottati da un milione di imprese in tutto il mondo per identificare, leggere e condividere informazioni su prodotti, luoghi, spedizioni, magazzini, ordini e vendite. 

Comunemente lo puoi aver visto su diversi prodotti quali cibo, abbigliamento, giocattoli, bottiglie di acqua e via discorrendo… anche sul marketplace di Amazon 

Il codice EAN è un codice numerico che, per questioni di praticità, ha un equivalente grafico in barre: attenzione quindi a non confondere un codice a barre con un codice EAN, perché può esistere anche senza le barre sopra.

La serie di numeri che lo compongono non è casuale ma ha un significato preciso e ci può dare delle informazioni importanti in merito al prodotto in questione.

Nello specifico le prime 9 cifre identificano l’azienda titolare dei codici, le successive 3 cifre individuano il prodotto e l’ultima viene generata randomicamente dall’algoritmo dell’ente che li rilascia.

Per le ragioni appena descritte non potrà mai esserci un codice uguale ad un altro e ogni parte che lo compone ha un particolare significato, ecco perché il codice EAN viene definito come codice parlante

2. A cosa serve il Codice EAN?

Per vendere su Amazon è necessario identificare un prodotto tramite l’utilizzo di un codice, uno dei quali è appunto il codice (EAN) / GTIN. 

Attenzione: non è l’unico codice tramite il quale è possibile listare dei prodotti sul marketplace, ad esempio esistono gli UPC, principalmente per il mercato americano e gli FNSKU, codici proprietari di Amazon che possono, o devono obbligatoriamente in alcuni casi, essere applicati ai prodotti.

Proseguendo sul tema è molto importante sapere che i codici EAN non vanno acquistati ma vengono assegnati a seguito dell’associazione di una azienda alla piattaforma GS1, l’unica Associazione riconosciuta a livello mondiale per la generazione di questi codici identificativi.

Quindi se stai pensando di acquistare dei codici su siti o marketplace che li mettono in vendita, sappi che questo potrebbe creare dei problemi alla tua attività soprattutto se dovessero chiederti di dimostrare l’associazione tra il prodotto e l’azienda titolare dei codici e tra il marchio e i codici stessi, ma ne parleremo in modo approfondito nel proseguo della trattazione.

Inoltre sappi che Amazon effettua dei controlli periodici sugli stessi e in caso di verifica di codici non reperiti dalla piattaforma GS1 la pena è la disattivazione dell’account seller.

Il motivo per il quale avere dei codici standard è importante è che questo sistema consente di identificare un prodotto in modo preciso a livello globale, facilitando l’inventario, la tracciabilità e la gestione delle scorte ed il catalogo Amazon sfrutta questi codici per verificare che esista sola pagina per un prodotto anche se venduto da più persone.

Volendo fare un elenco delle funzioni di questo sistema potremmo dire che:

  1. permette la Tracciabilità del prodotto. Il Codice EAN consente di tracciare e identificare in modo corretto un prodotto lungo l’intera catena di distribuzione, dalla produzione al consumatore finale. Questo è particolarmente importante per il controllo dell’inventario, la gestione delle scorte e la rintracciabilità in caso di problemi di sicurezza o richiami.
  2. facilita la Gestione dell’inventario. Grazie al Codice EAN, è possibile identificare rapidamente e con precisione i prodotti all’interno di un magazzino o di un sistema di gestione dell’inventario. Ciò semplifica il conteggio delle scorte, la registrazione delle vendite e il riordino dei prodotti.
  3. favorisce l’Identificazione della referenza specifica. Nei negozi online, il Codice EAN viene utilizzato per identificare i prodotti in modo univoco, facilitando la ricerca e l’acquisto da parte dei consumatori. Inoltre, alcuni marketplace richiedono l’inclusione del Codice EAN nei dettagli del prodotto per elencare correttamente gli articoli.
  4. crea una standardizzazione internazionale. Il Codice EAN è un sistema di identificazione standardizzato a livello internazionale riconosciuto e utilizzato da aziende e organizzazioni in tutto il mondo. Ciò consente una maggiore interoperabilità e facilita il commercio globale.

In sintesi, il Codice EAN svolge un ruolo fondamentale nel facilitare le operazioni commerciali, migliorare l’efficienza e garantire la tracciabilità dei prodotti lungo l’intera catena di distribuzione.

Un esempio pratico è quello che consente al consumatore di cercare un prodotto specifico su un e-commerce che dispone di una grandissima quantità di prodotti simili (come ad esempio Amazon), basterà inserire il codice EAN nell’apposita casella di ricerca per trovare quello che sta cercando in una frazione di secondo.

3. Come ottenere codici EAN

Per ottenere i tuoi EAN devi fare richiesta di adesione all’associazione GS1 Italy.

Per associarti occorre compilare un modulo, scegliere lo scopo per il quale necessiti dei codici e versare un contributo associativo che varia sulla base del tuo fatturato aziendale e parte da 400€

Terminata questa pratica otterrai un codice che individua univocamente la tua azienda in qualità di produttore ed i tuoi articoli e i tuoi primi 1.000 codici EAN.

Per mantenere attivi i codici dovrai poi corrispondere un canone annuale a partire da 90€.

La piattaforma ti consente anche di verificare a chi siano associati dei codici. Per farlo ti basterà andare su questo link, inserire il codice e attendere il risultato.

Una volta ottenuti i codici EAN, potrai applicarli sulle confezioni dei tuoi prodotti. 

Esistono delle alternative all’associazione che prevedono l’acquisto di singoli codici tramite dei rivenditori autorizzati. Ma fai attenzione perché questa scelta non è priva di criticità.

Infatti questi codici altro non sono che EAN già assegnati ad altre aziende che non necessitano più di utilizzarli. Quindi otterrai un codice generato dalla piattaforma GS1 ma associato ad altra azienda.

Se Amazon, o altro marketplace, dovesse chiederti di dimostrare l’associazione tra i codici e la tua azienda oppure tra i codici e il tuo marchio, non avrai la possibilità di farlo e questo significa che ti verrà disattivata quella pagina.

Tu dirai: beh, se dovesse capitare prendo un altro codice e creo un nuovo listing… 

È vero. Ma pensa alla situazione in cui questa verifica viene fatta 1 anno dopo che i tuoi prodotti sono in vendita e quindi sono ben posizionati, recensiti e conosciuti dall’algoritmo.

In questo caso non poter recuperare la pagina ti obbliga a ricominciare da capo facendoti perdere tutto il vantaggio competitivo rispetto ai tuoi competitor, facendo venir meno anche tutto l’investimento economico fatto per posizionare correttamente la pagina prodotto.

Quindi i codici così reperito saranno certamente meno costosi rispetto all’associazione a GS1, ma vale davvero la pena rischiare per poche centinaia di euro?

Comunque sia, indipendentemente dal metodo scelto, ricordati di assicurarti sempre che i codici EAN siano autentici e validi per garantire la conformità con le normative commerciali e a quelle della Policy Amazon e degli altri marketplace.

4. Altri codici rilevanti: UPC, SKU, FNSKU, ASIN, GTIN

Gli EAN non sono gli unici codici che puoi trovare nel panorama Amazon ma ce ne sono degli altri. Vediamo i più famosi e rappresentativi.

Simile al Codice EAN è presente il Codice UPC (Universal Product Code) che è ampiamente utilizzato in Nord America per identificare i prodotti. È composto da 12 cifre e ha la medesima funzione del suo corrispettivo europeo.

Proseguiamo con l’SKU (Stock Keeping Unit) che altro non è che un codice identificativo di un determinato lotto di prodotti. È un codice che decide di assegnare il produttore o il rivenditore al prodotto e serve principalmente ad identificare quella partita di prodotti all’interno di un magazzino o nei gestionali.

Abbiamo poi l’FNSKU (Fulfillment Network Stock Keeping Unit) che è un codice univoco proprietario di Amazon che serve per identificare specificamente i prodotti immagazzinati nei suoi centri di distribuzione FBA.

Una volta inserito il codice EAN per creare la pagina prodotto potremmo quindi decidere se gestire i prodotti con la nostra logistica o con quella di Amazon. In caso scegliessimo questa opzione possiamo decidere se usare i codici a barre oppure applicare sopra gli FNSKU. 

Se scegliamo questa opzione quei prodotti verranno associati inscindibilmente al venditore che li ha spediti e nessun’altro potrà utilizzarli.

Infatti gli stock gestiti con EAN o con FNSKU hanno una sostanziale differenza: i primi saranno degli inventari comuni e quindi in condivisione con altri venditori. I secondi sono inventari con etichetta e quindi di esclusiva disponibilità del venditore che li ha spediti in Amazon.

Facciamo un esempio concreto:

un inventario comune è quello di un prodotto a brand terzi famoso, ad esempio una scarpa NIKE. Se più venditori inviano la stessa scarpa in logistica queste costituiranno un inventario comune.

Se il venditore A dovesse fare una vendita, Amazon non invierà al cliente finale uno dei prodotti spediti dal venditore A ma uno qualsiasi di quelli presenti nello stock (anzi, presumibilmente utilizzerà quello presente nel magazzino più vicino all’indirizzo di spedizione).

Se invece l’inventario è gestino con FNSKU questo non può accadere perché quell’inventario è disponibile solo per il venditore che ha inviato i prodotti in logistica.

I seller che operano in retail non possono che usare l’inventario comune tramite EAN. 

Chi opera col proprio marchio privato può scegliere quale dei due strumenti utilizzare, ma dovrà applicarne solo uno nella confezione prodotto.

Inoltre ci sono alcuni prodotti che necessitano obbligatoriamente di FNSKU per Policy Amazon come ad esempio i prodotti alimentari, ad uso topico o, più in generale, quelli soggetti a scadenza. 

Proseguiamo con l’ASIN (Amazon Standard Identification Number) che è un identificatore univoco assegnato da Amazon a ogni pagina prodotto presente sul portale.

Ogni pagina avrà il suo cosicchè se dovessimo pubblicare delle varianti del prodotto, di taglia, colore o altro, ogni pagina sarà identificata da uno specifico codice ASIN.

Questo codice semplifica la ricerca e l’individuazione dei prodotti all’interno del vasto catalogo di Amazon

Infine il codice GTIN (Global Trade Item Number) che altro non è che la nuova denominazione che ha sostituito l’acronimo EAN.

Quindi, nella sostanza i codici EAN oggi prendono il nome di GTIN.

5. Si può vendere senza Codici EAN?

Si, si può vendere senza codici EAN ma si tratta di eccezioni sebbene importanti e di rilievo.

In particolare questo può accadere in sole 2 circostanze:

  • Ottenendo un’esenzione per pubblicare prodotti senza un identificativo;
  • Iscrivendosi al programma Amazon Handmade.

Nel primo caso occorre chiedere una apposita esenzione ad Amazon.

L’esigenza potrebbe essere dovuta al fatto che abbiamo pochi prodotti da mettere in vendita e quindi non abbiamo necessità di censirli presso il GS1.

Oppure intendiamo venderli solo su Amazon e tramite la loro logistica e non intendiamo farli distribuire a nessun altro, quindi possiamo operare senza.

Per poter ottenere l’esenzione il venditore deve fare un’apposita richiesta ad Amazon e l’approvazione infatti non è scontata.

. Tendenzialmente, il marketplace autorizza i seller a vendere senza codice EAN quando: 

  • Si vendono articoli per i quali il brand, il produttore o l’editore non prevedono un codice identificativo;
  • Si vendono articoli di cui si è direttamente produttori, titolari del marchio;
  • Si vende una combinazione di prodotti diversi come ad esempio un bundle di prodotti assortiti.

Ottenuta l’esenzione, quando si provvederà ad aggiungere un nuovo prodotto il campo EAN relativo all’ID articolo non apparirà più obbligatorio. 

È possibile richiedere l’esenzione per più marche e più categorie. Inoltrata la richiesta, Amazon potrebbe impiegare fino a 48 ore lavorative prima di autorizzarla.

Amazon Handmade

Il secondo caso riguarda il programma Handmade che è pensato per distribuire articoli creati artigianalmente.

Per definizione, ogni prodotto artigianale è unico nel suo genere e proprio per questo motivo Amazon permette ai seller iscritti a questo programma di vendere i propri articoli senza inserire un codice EAN.

È quindi un programma adatto per gli artigiani che hanno a disposizione una vetrina dedicata. Di contro questo spazio gode di visibilità nettamente inferiore rispetto al portale classico.

Comunque, in linea di massima, un codice identificativo è necessario per vendere i propri prodotti su Amazon ma ci sono alcune eccezioni che lo rendono non strettamente indispensabile.

6. Criticità legate ai codici EAN (e soluzioni)

Gli errori legati ai codici EAN possono avere diverse cause per cui è importante conoscerli e affrontarli prontamente per evitare di avere problemi di pubblicazione prodotti.

Utilizzo di EAN per prodotti diversi

Capita quando qualche venditore, per sbaglio o volontariamente, ha usato un EAN per caricare un prodotto differente rispetto a quello associato a quel codice.

Soluzione: contattare l’assistenza per indicare il problema di caricamento. Il supporto è probabile che chieda delle foto del prodotto con visibile il codice EAN per potervi operare. Oltre a questo potrebbero chiedere prove della titolarità degli EAN. 

Duplicazione pagine prodotto

È indirettamente un problema di codici EAN ma si ricollega perfettamente. Se due prodotti identici vengono caricati con due pagine diverse si tratta di violazione della Policy di Amazon.

Questo viene fatto solitamente per staccarsi dalla concorrenza degli altri competitor e non subirne la competizione.

Soluzione: Se si scopre che ci sono prodotti identici listati in pagine differenti (e con codici EAN diversi) è necessario segnalare al supporto chiedendo di unificare le pagine o sopprimere quella che presenta il codice EAN errato.

È probabile che l’unificazione venga fatta solo a seguito di richiesta dal titolare dei diritti sul marchio.

Codici EAN non validi o contraffatti

Reperendo i codici da canali differenti rispetto al GS1 si rischia che gli stessi non siano validi, siano contraffatti o possano scadere.

Ciò può comportare la disattivazione della pagina prodotto, problemi di violazione della proprietà intellettuale e addirittura la disattivazione dell’account Seller Central.

Soluzione: Assicurarsi di ottenere codici EAN da fonti affidabili e autorizzate, come GS1, per garantire che siano validi e legalmente conformi.

In caso si scoprisse che i codici EAN non siano conformi comunicare con l’assistenza per chiedere la sostituzione con quello valido.

7. Conclusioni

In conclusione, i codici EAN, ma anche gli altri citati, rivestono un ruolo fondamentale nella distribuzione di prodotti, facilitando la gestione delle operazioni commerciali e migliorando l’esperienza di acquisto dei consumatori.

Con una corretta comprensione e un uso strategico di questi codici, i venditori possono ottenere un vantaggio competitivo significativo nel mercato online.

Consigliamo di reperirli solo da fonti affidabili e utilizzarli correttamente al fine di mantenere il controllo sui propri prodotti e sui marchi presenti su di essi