Il Contratto per Amazon Account Manager spiegato facile

Negli ultimi tre anni, anche a causa delle restrizioni dovute all’emergenza pandemica, l’e-commerce ha conosciuto una crescita senza precedenti. Con l’aumento delle vendite online, molte aziende cercano di sfruttare le opportunità offerte dalle piattaforme di e-commerce come Amazon per vendere i loro prodotti. Ecco che la figura dell’Amazon Account Manager, sempre più richiesta, può aiutare imprese e professionisti a raggiungere gli obiettivi.

La complessità di Amazon e la competitività del mercato richiedono competenze specifiche e approfondite al fine di ottenere il massimo dalle proprie vendite. Da qui la necessità di avere un apposito contratto che disciplini i rapporti tra il titolare dell’Account Seller o Vendor e l’Amazon Account Manager.

Indice

In questo articolo ci concentreremo su:

1. Oggetto del contratto

2. Cosa fa un Amazon Account Manager?

3. Quali sono le responsabilità del Titolare dell’account?

4. La durata del contratto

5. Le diverse modalità di pagamento

6. Il recesso

7. La persona di contatto con l’Amazon Account Manager

8. Il risarcimento

9. Altre clausole importanti

10. Conclusioni

1. Oggetto del contratto

Un contratto per la gestione di un Account Amazon Seller è un accordo legale tra il titolare dell’account e l’Amazon Account Manager contenente tutte le regole del rapporto comprese le attività da eseguire, il compenso economico, le modalità di pagamento e, molto importanti, le responsabilità.  

Il contratto definisce, quindi, i dettagli della collaborazione tra le parti, inclusi i compiti specifici dell’Amazon Account Manager, i quali devono essere indicati dettagliatamente nell’oggetto del contratto. L’oggetto infatti deve essere chiaro e specifico in quanto dovrà contenere solo e soltanto le attività che dovrà svolgere l’AAM (Amazon Account Manager), con la conseguenza che tutto ciò che non è inserito in questa clausola non potrà essere preteso dal Titolare dell’account. L’oggetto è il cuore del contratto, non può essere generico o lasciare spazio all’interpretazione, poiché da ciò possono derivare diverse conseguenze gravi come la risoluzione per inadempimento e anche la richiesta di risarcimento danni nel caso in cui il Fornitore non esegua quanto previsto in esso.

Entrambe le parti, titolare e AAM, dovranno quindi fare molta attenzione al contenuto del contratto. La prima per evitare di trovarsi una collaborazione non conforme a quanto ritiene necessario per la propria attività, la seconda per evitare che vengano pretese attività ulteriori rispetto a quelle che intende fornire. 

L’oggetto, però, non è sempre il medesimo: è chiaro che ogni azienda ha esigenze differenti e può avere necessità anche molto diverse rispetto ad altre, come ad esempio potrebbe richiedere una gestione completa, oppure demandare solo la progettazione delle PPC oppure ancora l’espansione all’estero. Allo stesso modo l’account manager può offrire servizi più o meno completi.

Ecco perché è necessario scrivere dettagliatamente l’oggetto e adattarlo alla situazione concreta.

2. Cosa fa un Amazon Account Manager

Le responsabilità dell’Amazon Account Manager dipendono dal contenuto delle clausole del contratto. È fondamentale che la sua responsabilità sia circoscritta alle sole attività che dipendono da lui e che non risponda di problematiche che non derivano da sua colpa.

Pensiamo al caso in cui l’Account Amazon venga disattivato a causa di una segnalazione da parte di un cliente. Chi risponde in queste circostanze? Lo decide il Contratto che prevede specifiche regole per queste situazioni. 

Dunque, è importante definire quando l’AAM è chiamato a rispondere per la sua attività, mettendolo al riparo da eventuali criticità che non dipendono da sua negligenza e che potrebbero essergli addebitate ingiustamente.

Per fare un piccolo elenco l’Account Manager:

  • deve rispondere solo delle attività che svolge o delle conseguenze derivanti da esse;
  • non deve rispondere del ritardo se derivante da fatti a lui non imputabili;
  • non deve rispondere di blocchi o disattivazioni se non per cause strettamente derivanti dalla sua attività;
  • non può essere chiamato a risarcire eventuali danni derivanti a persone o cose con cui vengono in contatto i prodotti venduti nell’account.

Questo è solo un piccolo elenco ma già ci fa capire quanto sia importante avere delle clausole a tutela del suo operato e quanto sia rischioso lasciare al caso questa situazione.

3. Quali sono le responsabilità del titolare dell’account

Il Titolare dell’account è tenuto quasi sempre ai medesimi obblighi che si possono riassumere con la necessità di mettere in condizione l’AAM di poter agire sull’account e corrispondere i compensi per la gestione.

In particolare il Committente dovrà fornire tutti i materiali necessari al Fornitore in modo che possa creare le pagine prodotto con la descrizione accurata, i bullet point, le specifiche del prodotto ed eventualmente le immagini, se così è stato convenuto.

Allo stesso modo il Titolare dell’account è tenuto a fornire il materiale puntualmente e non potrà addebitare il ritardo all’Account Manager. 

Ricapitolando il titolare dell’account Seller:

  • deve somministrare tutti i materiali necessari nei tempi stabiliti nel contratto;
  • deve somministrare solo materiali che non violano diritti di terzi;
  • deve stanziare un budget per la pubblicità congruo;
  • deve versare i pagamenti all’AAM puntualmente;

Anche in questo caso è superfluo specificare che si tratta di un elenco che non ha pretese di completezza.

4. La durata del contratto

La durata del contratto di gestione è variabile e dipende fortemente dal progetto che deve essere gestito. In caso di attività specifiche, da effettuarsi per determinate occasioni come ad esempio il prime day, la prime week o il black friday si possono prevedere delle collaborazioni brevi, anche di alcuni mesi ma le gestioni complete, sono più durature e la collaborazione dovrebbe durare almeno 12 mesi, tempo necessario per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Nel contratto è importante definire la durata, ed è anche possibile prevedere il tacito rinnovo senza necessità di un nuovo contratto. 

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5. Le diverse modalità di pagamento

Uno dei punti su cui fare particolare attenzione riguarda gli accordi economici tra le parti.

Questi sono liberamente definibili, non ci sono vincoli in quanto si tratta di un rapporto senza subordinazione, in cui è possibile negoziare liberamente.

Gli accordi economici più frequentemente usati sono di 3 tipi:

  • compenso fisso (a forfait)
  • compenso variabile (a percentuale)
  • compenso misto (fisso + percentuale)

Nel primo caso l’accordo economico è simile a quello previsto in un rapporto di dipendenza. I vantaggi per l’AAM sono di avere la sicurezza di percepire il compenso indipendentemente dall’esito delle sue attività sull’account. Per le aziende sussiste il rischio che, a fronte di un esborso, non vengano riscontrati dei risultati tangibili.

Nel secondo caso invece il compenso è calcolato in percentuale ai ricavi derivanti dalle vendite. In questo modo l’azienda diminuisce i rischi d’impresa perché l’AAM potrebbe non percepire alcun compenso in caso di assenza di risultati sull’account. Questa modalità è frequente perché ovviamente le aziende sono più propense ad accettarla, ma è molto rischiosa per gli Account Manager che potrebbero non vedere compensati i propri sforzi, anche a causa di variabili fuori dal loro controllo.

La terza modalità prevede un fisso più una percentuale sulle vendite.

In caso di compenso a percentuale è molto importante inserire nel contratto quali siano le modalità di calcolo. Ad esempio si potrebbe partire dal fatturato lordo al netto dell’IVA, dall’EBITDA o dal MOL (margine Operativo Lordo), dal fatturato al netto dei costi di Amazon e della PPC, dal fatturato derivante dalle sole campagne PPC implementate o dal fatturato di uno specifico mercato.

Nel contratto tutti questi punti devono essere specificati dettagliatamente.

6. Il recesso

Il recesso è la clausola che permette ad una o ad entrambe le parti di liberarsi dal contratto. Questa facoltà può essere esercitata solo se prevista nel contratto. In caso non lo fosse, occorrerà attendere la scadenza del contratto per potersi liberare dallo stesso.

Per l’Account Manager avere questa clausola nel contratto può essere determinante infatti l’importanza del recesso risulta evidente, nel caso in cui ci siano delle situazioni causate dal Titolare dell’account che rendono difficoltoso lo svolgimento dell’incarico affidato.

Basti pensare ad esempio a queste situazioni:

  • materiale fornito in ritardo 
  • modifiche ai contenuti non autorizzate
  • Mancata approvazione ai contenuti nei termini
  • Pagamenti ritardati

Tutte queste pratiche che, di per sé, non giustificano lo scoglimento del contratto creano tensione nel rapporto e possono diventare particolarmente sgradevoli.

Tutto questo però, può essere evitato grazie al recesso.

7. La persona di contatto con l’Amazon Account Manager

Un altro elemento fondamentale da inserire in ogni buon contratto riguarda la persona di interfaccia tra l’azienda titolare dell’account e l’Account Manager.

Ci sono anche altri momenti in cui l’interfaccia è essenziale per evitare problemi come ad esempio:

  • approvazione del budget per le campagne;
  • indicazione delle informazioni necessarie per rispondere a richieste sul portale;
  • fornire i materiali per creare le pagine;
  • fornire documentazione richiesta da Amazon;
  • approvare le campagne PPC;
  • approvare le offerte;
  • ed altri.

Inoltre, è molto importante che ci siano delle regole relative alle modalità di contatto.

Sebbene infatti possa sembrare una clausola di poco conto, questa diventa determinante per consentire al consulente che gestisce l’account di svolgere la propria attività continuativamente senza interruzioni impreviste.

Le comunicazioni devono essere regolamentate, e dovranno prevedersi precisi orari entro le quali possono essere effettuate, oltre che le modalità con le quali avverranno. Ecco che nel contratto dovrà essere indicato l’orario in cui è possibile contattare il Fornitore, lo strumento utilizzato come ad esempio il telefono, whatsapp, video call o altro, la frequenza e anche eventualmente la durata.

Solo in questo modo non si rischia di venire interrotti durante lo svolgimento di attività impegnative e importanti. 

8. Il risarcimento

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Una clausola fondamentale è quella relativa al tetto massimo al risarcimento che l’AMM può essere chiamato a risarcire in caso di eventi dannosi.

L’inserimento di un tetto massimo di risarcimento può proteggere entrambe le parti da eventuali perdite finanziarie e limitare il rischio di azioni legali lunghe e costose che sottraggono tempo ed energie alla propria attività.

9. Altre clausole importanti

Tra le altre clausole importanti che differenziano un “fac simile” di contratto o un “modello di contratto” da un documento che blinda la propria attività e la mette al riparo da qualsiasi situazioni figurano le seguenti:

  • proprietà intellettuale (a chi appartiene il materiale creato durante l’attività?)
  • riservatezza (è firmato un NDA? Le informazioni acquisite come sono gestite? In caso di scioglimento del rapporto cosa devo fare di quelle informazioni?)
  • patto di non concorrenza (l’AAM può prendere in gestione account della stessa categoria?)
  • patto di esclusiva (l’AMM può offrire servizi ad altri Committenti?)
  • subappalto (possono essere delegate delle attività a persone esterne?)
  • risoluzione (ci sono casi in cui il contratto si scioglie e altri in cui lo scioglimento è automatico?)
  • foro competente (in caso di controversie a quale giudice posso rivolgermi?)

Queste sono altre clausole che ogni contratto completo per Account management deve contenere.

10. Conclusioni

Come abbiamo visto, la redazione di un contratto in grado disciplinare i rapporti tra il titolare dell’account e l’Amazon Account Manager richiede precisione, completezza e attenzione anche in clausole che possono sembrare secondarie, ma che si rivelano di fondamentale importanza per le attività da svolgere. Inoltre, sono necessarie regole specifiche e chiare per evitare conflitti in futuro, o anche solo discussioni, che tolgono tempo ad attività importanti.

D’altronde lo scopo di ogni ottimo contratto è proprio questo: evitare discussioni grazie al fatto che tutti gli scenari sono regolamentati e sono previste delle procedure chiare e condivise.

Affidarti ad un professionista della materia in grado di consigliarti il contratto più giusto per le tue esigenze è la scelta migliore a differenza dei rischi che corri copiando formulari trovati in rete, che spesso sono incompleti e composti da clausole nulle.

Non affidare al caso la tutela della tua professione, tutelati da ogni evenienza con un contratto davvero blindato!

Sono Alberto Caschili, consulente legale per il mondo digitale.